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Aprile 2017: I marchi Streat Palermo e Streat Catania vanno in pensione, nasce STREATY.

Passato, presente e futuro.
2013, anno del Big Bang! Dopo 10 anni dedicati all’arabismo (pare na malattia!), era venuto il tempo di cambiare olio alla mia padella, anche perché quei tovaglioli in formato europeo erano ormai zuppi di inutilità. Era venuto il momento di dar vita ad un’idea che mi soffriggeva in testa da parecchi anni, e l’idea era semplice: portare in giro i turisti a mangiare cibo di strada nei posti più autentici di Palermo, e soprattutto, trattandoli come fossero vecchi amici in visita.
Nel giugno del 2013 nasce finalmente lo Streat Palermo Tour, il primo street food tour di Palermo, e di Sicilia. La squadra di lancio è composta da: memmedesimo, ideatore e confusatore delle mie stesse idee, Jennie Rutz, amica e disegnatrice canadese, e mio fratello Francesco, riorganizzatore delle idee cieche e senza coda partorite da me e Jennie. Per il web una coppia d’eccezione: Huseyn e Diego, pare una coppia targata Mexico ’86 ma non lo è, si tratta di un marocchino sbarbato e di un palermitano barbuto. Nasce streatpalermo.com, nascono le pagine social, nascono i volantini e tutte le altre diavolerie del caso.
Soprattutto, da una mia idea e dalla mano sacra di Jennie Rutz, nasce il Passaporto del Mangione, un gadget ideato per i foodies partecipanti al tour, un documento-souvenir destinato a diventare cimelio da collezione per i più impavidi mangioni di tutto il mondo.
Il tour viene lanciato con un budget iniziale di 50 euro rubati di nascosto a mia madre. Streat Palermo Tour piace, piace, piace. L’idea che piace chiama in causa altre giovani guide turistiche palermitane che…piacciono, piacciono, piacciono. La gustosa novità cattura l’attenzione delle maggiori testate giornalistiche e produzioni TV nazionali e straniere di settore, dalla RAI e alla BBC.
Un’idea che piace qua, perché non dovrebbe piacere là?! Cos’è là? Catania, terra natale di mio nonno paterno. Ed ecco che nel 2015 nasce Streat Catania Tour. Nelle sapienti mani di due fantastiche baby sitters, nonchè guide catanesi, la piccola Streat Catania cresce e si fa bella. Streat Catania piace, piace, piace. Se ne accorge subito lo chef inglese Jamie Oliver che le dedica un bel pezzo nel suo magazine di cucina ed un’intervista online a Marco.
2017, Streat Palermo e Streat Catania fanno all’ammore in un letto fritto e rifritto, e da questa unione nasce: STREATY, street food tours of Sicily.

Perchè Streaty?
Per due motivi. Il primo motivo è che i nomi fin qui utilizzati sono impossibili da memorizzare. “Ciao marco, siamo interessati al tuo Palermo Fread Tour Stoot”, “Siamo in diretta con Marco Romeo, l’ideatore di Streat-it Tour Catania!”, “non riesco a taggarvi su Facebook! Non vi trovo!”. Il cambio era fondamentale ed inevitabile, e siamo contenti di averlo fatto. Il secondo motivo è più futurista. Vogliamo diffondere il brand e quindi abbiamo bisogno di un marchio che sia, come dicono i milanesi, più Glocal! Per ricapitolare, i vecchi marchi lentamente spariranno dalla circolazione per lasciare il palco al giovane Streaty che si propone sul web anche come divulgatore di Street food news da tutto il mondo. Ne vedrete di cotte e di crude, ovviamente! 😉
Allora prendete un profondo respiro e ripetete dopo di me: STREATY, STREATY,STREATY.
STREATY, street food tours of Sicily 😉